Salzburger Land Tourismus Gesellschaft Bauernherbsteröffnung in Kleinarl Foto: Franz Neumayr 27.8.2017 Köstlichkeiten von den Kleinerarler Bäuerinnen, im Bild Julia beim Verteilen von Mehlspeisen

Un carnevale di colori per l’Autunno Contadino

La festa delle Feste: L’Inaugurazione dell’anno contadino

Non a Novembre e neppure a Ottobre, ma già alla fine di Agosto, nel Salisburghese “la volpe attraversa i campi”, e tutto il paesaggio si tinge gradualmente di toni gialli e dorati, a tratti rossicci. È la quinta stagione, l’Autunno Contadino, una stagione piacevole che segue l’estate del solleone, dei raccolti copiosi e del lavoro nei campi. È la stagione dell’abbondanza, delle conserve e delle marmellate, delle carni affumicate e conservate, delle feste e del riposo dopo l’ultimo taglio del fieno. È soprattutto tempo di feste contadine e mercatini deliziosi con prodotti agricoli e artigianali, di processioni e tradizioni secolari. L’Autunno Contadino del Salisburghese s’ inaugura ufficialmente con una grande festa , che cambia ambientazione ogni anno ma celebra ogni volta le tradizioni secolari della campagna salisburghese, il suo paesaggio e i suoi preziosi prodotti.

Ogni anno un piccolo pittoresco paesino, immerso in panorami mozzafiato, si industria per  inscenare lo spirito  della Tradizione.  Quest’anno la “Festa delle Feste” è stata a Kleinarl e ha raccontato  la favola di un  mondo contadino ancora vivace e amato,  gli usi e costumi del Salisburghese, in una festosa processione  preparata  e studiata in ogni dettaglio.

Prima della sfilata: Atmosfera frizzante  a Kleinarl

Già la mattina presto ragazze con i loro abiti tradizionali in verde, e generose scollature stazionano con i loro cesti di vimini all’ingresso del paese  e  distribuiscono al pubblico il programma della festa. Attraversando il paese si vedono in lontananza scorci impressionanti sulle silenziose montagne circostanti, e lungo la strada affollata  banchetti  che espongono prodotti tipici di artigianato locale. Sfilano davanti agli occhi stoffe di gran gusto tessute e dipinte dalle contadine, trasformate in centrini sui toni del  blu e del rosso,  grembiuli,  tovaglie, tende, cestini di  vimini dalle fogge e usi  più diversi,  pantaloni di  pelle con  ricami tradizionali,  decorazioni  di fiori secchi, piccoli oggetti intagliati in legno, come mestoli o fischietti che imitano  i versi degli uccelli .

L’atmosfera è carica di profumi: cuscini ripieni di segatura di legno di cembro, saponi artigianali alla lavanda, conserve di bacche e frutti di bosco, erbe curative e ovviamente  speck, formaggi, “schnaps”e birra a volontà. E nella piazza principale, annunciata da una festosa e coloratissima banda musicale, entra in scena la Tradizione, bambini, uomini e donne, quasi tutti orgogliosamente in abito tradizionale, sono in apprensione, e scrutano trepidanti la strada che dal paese porta in  montagna. Arrivano o non arrivano?

Una sfilata di Tradizioni

Eccoli! Come in un carnevale alpino fuori stagione, dopo la banda festosa del paese sfilano lentamente carri allegorici che celebrano e rappresentano lo svolgersi della vita contadina. Con  questa processione si rievoca l’“Almabtrieb”,  il ritorno del bestiame dall’alpeggio a fine estate, ma  i tempi sono  cambiati e  insieme  ai cavalli bardati a festa  procedono  dei trattori d’epoca,   gioielli da collezione, egualmente decorati con mazzetti di erbe e fiori d’alpeggio.

Processione trattori

Contadini su trattore d’epoca all’Inaugurazione dell’Autunno Contadino

Una voce narrante accompagna la sfilata (in tedesco ahimè) spiegando i simboli di ogni carro; ma la sfilata coi suoi colori  e  i suoi personaggi caratteristici è godibilissima  davvero per  tutti. I carri procedono lentamente, per permettere di osservarne ogni particolare: il carro con una fonte  sottolinea l’importanza dell’acqua cristallina di ruscelli e  laghetti alpini,  quello delle erbe e i fiori d’alpeggio sottolinea l’importanza della farmacia naturale delle alpi e  della materia prima di tutte le decorazioni contadine. Sfilano nella loro uniforme verde loden e le cravattine a quadri cortissime  anche le antiche, pluridecorate milizie  volontarie contadine (gli Schützen) che combatterono a Wagrain già nel 1620.

Milizia storica Wagrain

Milizia storica di Wagrain alla inaugurazione dell’Autunno Contadino

L’anno contadino sui carri allegorici

Il colorato carnevale prosegue con i carri dedicati alle feste importanti dell’anno contadino:  per San Vincenzo (22.01) sfilano allegri boscaioli barbuti che cucinano in padelloni di ferro e  manco a dirlo, bevono allegramente  birra e  grappa. Alcuni di loro hanno un cucchiaio  per decorare il cappello: sono  taglialegna disoccupati, che il  giorno della Candelora (02.02) festeggiano e ricercano  un nuovo  lavoro. Per San Giacomo (25.07) si celebrano le malghe in piena attività: le donne mostrano i prodotti caseari freschissimi e invitano all’assaggio del Sauerkas, un formaggio fatto di latticello.  Per la festa del Patrono di Salisburgo – il 25 Settembre, San Ruperto –  bisogna tapparsi le orecchie! A fargli festa sono ci sono gli “Schnalzer”, che fanno schioccare le fruste come schioppetti antichi e potenti.

Schioccatore di frusta Kleinarl 2017

Schnalzer Inaugurazione anno contadino a Kleinarl

La sfilata di quest’anno ha messo in scena addirittura un matrimonio contadino autunnale con tanto di prete e fotografo, e moltissimi invitati i costumi  tipici elegantissimi:  i ragazzi “liberi” con magnifici cappelli decorati con fiori rossi, le  donne sposate tutte con  abiti neri di seta lucente. La sfilata procede con la festa di S. Uberto (3.11),  patrono  dei cacciatori,  che sfilano con il bottino di caccia e i  cani , i cappelli  decorati con  ciuffi di camoscio e monili ricavati dalle corna di  cervi. A margine della strada donne e bambine in costume invitano  più volte ad assaggiare i loro prodotti; panini con  creme spalmabili, e  “Mäuse”, topolini:  frittelline dolci della tradizione alpina: tutto fatto dalle contadine salisburghesi.

Cacciatore alla sfilata

Cacciatore: Inaugurazione anno contadino a Kleinarl

 

La sfilata termina con Santa Caterina (25.11), che chiude la stagione delle danze  e  apre la stagione meditativa dell’Avvento. L’Autunno Contadino invece chiude ufficialmente il 30 ottobre, dopo due mesi buoni di festeggiamenti nei vari paesini. “Pfiat Eich” augura l’ultimo trattore,  un commiato  ancora medievale, che a pensarci bene emoziona: che Dio vi  guidi e  vi protegga.

Una festa  per gli occhi e per il palato

Finita la sfilata, inizia la grande festa:  come in tutte le feste  tradizionali alpine, la  “Bierzelt”, il  tendone-ristorante è il centro del divertimento: con il sottofondo  musicale della banda cittadina, seduti nelle tradizionali panchette di legno  si servono  boccali di  birra locale,   succhi preparati dai contadini (di mirtilli rossi!) e piatti preparati  con prodotti  locali:   canederli, agnello,  manzo, e  frittelle contadine (“Bauernkrapfen”) dolci  o salate.  La banda continua a suonare, con un boccale di birra a portata di mano, la gente seguita a chiacchierare, ad ammirare oggetti, paesaggi, uniformi e  abiti, e lascia sfumare una  giornata intensa di impressioni, suoni, musica e  colori.

Un netto contrasto con la quiete delle sue valli: anche questo è il Salisburghese.

fine sfilata

Fine sfilata – Arrivederci!

 

L'Autunno Contadino

Durata: dal 20 agosto al 30 ottobre 2022
Inaugurazione dell’ Autunno Contadino: 20 agosto 2022 a Tamsweg

Mercati contadini, sfilata tradizionale, artigianato, musica e danze folcloristiche, tradizioni autentiche e specialità autunnali… le feste dell’Autunno Contadino sono un’occasione preziosa per gustare i sapori più autentici.

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